Gli scavi all’interno della casina che sormonta la collina, meglio nota come La Torretta (dicembre 2006), confermano le poche notizie rintracciate nei documenti d’archivio e gettano nuova luce sulla storia di un avamposto dimenticato. L’indagine all’interno della struttura che domina a 360 gradi la Piana di Lucca e le propaggini delle colline del Montecarlese e delle Pizzorne fa intuire l’importanza che l’altura deve aver avuto nel passato e spiega, anche , il perché della totale cancellazione di ogni riferimento alle strutture che vi sorgevano; a parte quella piccola anonima casina quadrata a due piani ristrutturata nell’Ottocento e poi negli anni scorsi. I muri della casina poggiano direttamente su delle fondazioni “di lusso”: quel che rimane della torre del castello dei Signori Da Porcari, un metro circa in elevato per 1.20 di larghezza, a testimoniare di un fortilizio del 1100 d.C.; e sotto, per ancora un altro metro, compaiono le mura più antiche che dicono di un incastellamento altomedioevale. Si tratta, come ha sottolineato il sovrintendente Giulio Ciampoltrini, delle testimonianze castellari fra le più antiche e intatte della lucchesia e della Toscana. Lo svuotamento di una enorme buca, frutto di una ristrutturazione seicentesca, insieme alle ceramiche ed i vetri che hanno datato a sufficienza gli strati, ha restituito agli archeologi una piccola (6x12 cm) mattonella in ceramica invetriata con una scritta in rilievo, in latino, relativa all’opera sul sistema dell’universo di tal Joannes Franciscus Tinctius Miniatensis (la data, il 1586) e quattro medaglioni in ceramica invetriata, con, su un verso, lo stemma con tre stelle e, sul retro, l’effige dell’uomo, coronato da poeta e quattro stelle (forse una costellazione) davanti al viso (1570). Da ricerche d’archivio si è appurato si trattasse di un personaggio famoso ed estroso ai suoi tempi, poeta e astrologo/astronomo, nativo di S. Miniato, che per i suoi studi ha lasciato varie tracce su alcuni punti strategici fra i quali, oltre Porcari, ci sono Vinci S. Miniato, Montalbano. Le indagini archeologiche si sono fermate qui. E’ auspicabile un nuovo progetto di ricerca che coinvolga l’intera area, soprattutto in vista di qualsiasi intervento di riqualificazione.
Luca Ubaldo Cascinu